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  • Donatello Biancofiore

Over time ancora indigesto.Mola si butta via, l’Adria ringrazia.

Secondo stop di fila, dopo Corato ancora Over time fatale alla squadra di Coach Castellitto, che dilapida un vantaggio di 10 lunghezze negli ultimi 10 minuti dei tempi regolari e nel supplementare getta la spugna, pagando dazio sul piano fisico ad una squadra, quella allenata da coach Cazzorla, a cui va il merito di non aver mollato nell’ultimo parziale e di aver saputo sfruttare il momento opportuno per sferrare il gancio del ko.

 
 

LA GARA

La contesa sembra spalancare le porte ad una sfida senza freni e con difese permeabili. Mola parte bene con Barnaba e il solito sgusciante Dilascio (17-10), Bari non riesce a prendere le misure nonostante la buona vena di Rodriguez e Lupo, primo quarto con l’acceleratore premuto per il 23-29 esterno.


Seconda frazione: Bari si rifà sotto, subito parziale importante (11-2) e punteggio capovolto. Aggancio e sorpasso con la tripla di Abrescia e tre lunette di Lupo. L’Adria ha cominciato a pressare alta su Di Lascio, così è Didonna a mettere fine al periodo buio in attacco per Mola: bomba che vale il 34-34. E’ nuova miccia per la fuga ospite: Dilascio col radar per De Simone che imbuca da sotto, Barnaba strappa il rimbalzo e innesca contropiede che Preite trasforma subendo anche fallo. In 30 secondi la MNB ha riaperto la forbice (34-40). Rodriguez con una grande azione personale sblocca Bari dopo un parziale di 0-9, poi Dimitrov trova il bersaglio grosso dall’angolo. La gara procede così, a strappi. Barnaba lotta da leone e trova altri due punti pesanti da sotto. L’ultima parola in chiusura di tempo sembra averla Dimitrov, ancora tre lunette per fallo subito da Didonna, ma in verità la firma di sottoscrizione alle vicende del quarto la appone Federico Angelini con una tripla frontale e spiccioli di secondi a scorrere per la sirena che manda le due squadre negli spogliatoi con i passanti avanti di 6 (41-47).

Bojanov battezza il quarto numero tre ma Angelini è caldo e ripiazza la bomba, stavolta i metri sono 8, il risultato però è identico, 3 punti in retina. Feruglio domina sotto le plance e porta i suoi a più 11. Bari si affida al suo uomo con più punti nelle mani, Dimitrov, freddissimo a riportare i bianco rossi sotto la doppia cifra di ritardo (46-54). Mola accelera ed approfitta di un quintetto piccolissimo capace di aprire il campo e colpire da diversi punti, Bari invece con l’artigleria pesante cerca la penetrazione dentro il pitturato. Dimitrov, sempre lui, tiene i suoi appesi a un filo (52-60). Le difficoltà maggiori per i bianco rossi padroni di casa arrivano dalla marcatura di Barnaba e Feruglio, il cui strapotere nel pitturato getta le basi per un nuovo solco nel punteggio. De Leo da tre prova a dare sprint all’Adria, Preite però in penetrazione va a trovare altri due punti pesanti che mantengono la MNB saldamante al comando (57-67) quando mancano solo dieci minuti alla fine della sfida.


Nell’ultimo quarto basterebbe fare il proprio cercando di limitare la prevedibile sfuriata barese. Andrà diversamente.

Partenza affamata per l’Adria con De Leo, 6 punti e una palla scippata ad Angelini che appare come segnale. E’ passato pochissimo e Bari è nuovamente dentro la partita (63-67). Proprio Angelini si riabilita trovando una tripla nel momento di massimo sforzo per l’Adria (65-70 al 34’). Un’altra palla persa dalla MNB fa accendere la spia rossa: riserva e crollo in picchiata della concentrazione, Bari intanto col canestro di Abrescia è ancora ad un solo possesso pieno di distanza. Dilascio si mette in proprio: arresto, tiro e palla a gonfiare la retina in un’area piccola barese con traffico da ora di punta. Mola ha sbloccato il punteggio dopo due minuti di polveri bagnate da entrambe le parti. Dimitrov a rimorchio su assist di Abrescia è la conferma però che la gara (forse) si decide negli ultimi 120 secondi, 70-72. Dilascio in perlustrazione dentro l’area barese: fallo e due lunette per lo Speedy Gonzalez argentino. Tutte le palle roventi passano dal numero 14 molese che però cede centimetri nel momento della puntata a canestro ed arriva così la stoppata di Abrescia, su quello che poteva essere il crack della sfida. Rodriguez confeziona grande assist per Meistas, nuova incredibile parità con 23 secondi da giocare. 74-74. Sbaglia Preite, sbaglia De Leo, si va all’over time. Fuori Dimitrov e fuori Mirone, bonus andati, la vince chi sta meglio fisicamente. E chi sta meglio sicuramente non è Mola. Meistas mette 1 su 2 dalla linea della carità, 4-0 di contro break bianco-blu con Dilascio-Preite, si respira. L’uomo della provvidenza in casa barese si chiama Rodriguez che tira fuori dal taschino la tripla del +2 (80-78). Preite impatta ancora, mentre l’Adria perde anche De Leo per falli. 0/2 Feurglio dalla lunetta. Pesante e sensazioni negative. Bari però perde la chance per chiuderla facendosi trovare con la palla tra le mani al termine dei 24 secondi. Il momento della resa è solo rimandato, Mola ha perso freschezza e non vede e sente più il canestro. Attenti al Lupo. E Nicola Lupo arriva, addenta l’avversario con la bomba dell’85-79 e chiude la pratica. Sulla sirena Rodriguez ci mette il carico per l’88-79, solo per i tabellini, quando ormai Mola ha gettato la spugna. L’Adria festeggia un primato difficilmente pronosticabile ad inizio torneo, la MNB si ferma per la seconda settimana di fila. L’over time porta male, due su due senza punti ma non è momento di farsi prendere dallo sconforto. Giovedì è già dietro l’angolo, giovedì c’è di nuovo C Gold con nuovo avversario durissimo in calendario. ResettiaMOLA.

Donatello Biancofiore

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