“E ti diranno parole rosse come il sangue
Nere come la notte
Ma non è vero, ragazzo
Che la ragione sta sempre col più forte
Io conosco poeti
Che spostano i fiumi con il pensiero
E naviganti infiniti
Che sanno parlare con il cielo
Chiudi gli occhi, ragazzo
E credi solo a quel che vedi dentro
Stringi i pugni, ragazzo
Non lasciargliela vinta neanche un momento
Sogna, ragazzo, sogna
Ti ho lasciato un foglio
Sulla scrivania
Manca solo un verso
A quella poesia
Puoi finirla tu”
“Sogna ragazzo sogna” Roberto Vecchioni 1999
Un giorno, magari tra alcuni anni, quando concederemo spazio alla nostra memoria, ricorderemo questa impresa della MNB come tra le più incredibili imprese non solo del basket molese, ma dell’intera Puglia cestistica. Una rimonta epica e dal grado di difficoltà elevatissimo, ancor più estrema se guardiamo a quella che è stata la stagione almeno fino al 18 Febbraio 2024. Quanto è cambiata la storia in appena due mesi. Quanto odore di zolfo dopo la partita di Bari, una squadra in crisi d’identità, una “polveriera”nella quale anche il più inguaribile degli ottimisti avrebbe avuto difficoltà ad intravedere una via d’uscita. Due vittorie in ventidue partite e 8 gare partendo dall’ultima fila per riscrivere il destino e conquistare la salvezza ma con le spalle incollate al muro di chi sa che se non tutte servirà vincerne tante. Poi la metamorfosi, il Capolavoro. Sette vittorie in otto partite, le ultime sei di fila. Salvi direttamente senza passare dal Purgatorio di un ulteriore spareggio, che toccherà a Castanea in una sfida di Maggio al meglio delle tre con Pescara. E’ la salvezza di una società che non ha gettato la spugna quando sarebbe stato più facile dire stop, quando si era a un soffio dal knock out tecnico. Perché siamo stati ad un passo dal precipizio, adesso possiamo dirlo, e abbiamo avuto la incredibile forza di mantenere l’equilibrio con il vuoto a cercare di risucchiarci. E’ la salvezza delle scommesse prime perse e poi vinte, della presa di consapevolezza, ed è la salvezza di un gruppo che ha incollato le proprie crepe col suo stesso sudore e con la saldezza mentale- tramutata in saldatura difensiva- che è arrivata in ritardo è vero, ma quando è entrata in circolo è stata l’arma in più per finire questa poesia cestistica come raccontano le parole di Vecchioni. Fortitudo Messina-MNB 73-82 vale una stagione. La 2023-24 che scriveremo accanto alla 2013-2014 quella della prima promozione in serie B ed alla 2022-23 per la seconda storica salita. Perché questa salvezza vale quanto se non più di una promozione. E accanto al nome di coach Lotesoriere e di coach Castellitto, ci entra di diritto quello di coach Andrea Masini, un uomo semplice, una persona che sa farsi voler bene, un grande condottiero che non si è mai arreso anche quando il cielo era plumbeo e pioveva, a dirotto, dentro la MNB.
L’ultimo atto di una impresa parte come ogni domenica da un quintetto sul parquet. I cinque moschettieri d’assalto si chiamano Verzotto, Fiusco, Guido, Vidakovic e Barnaba. Sarà però l’impresa di tutti e dieci in panca, dello staff e di chi sarà sugli spalti, in Sicilia. Anche di chi non ci sarà fisicamente ma ha fatto viaggiare il suo cuore. La giovane Messina di coach Cavalieri che è già condannata alla discesa non concederà nulla ed è giusto cosi, in campo per congedarsi con un sorriso parte con Marinelli, Cavaliere, Tagliano, Kader e Nnabuife.
Marinelli dopo 5 secondi, tripla di Vidakovic, poi Cavalieri, 4-3. Primo vantaggio esterno di Guido, Fortitudo subito a rispondere con una tripla di tabella ancora di Cavalieri. 7-0 di parziale Messina, lo interrompe Verzotto con una tripla centrale, 11-8. La Fortitudo però ha cominciato alla grande la sfida e con Cavalieri trova un nuovo possesso da tre punti. Vidakovic sempre da tre a scrivere il -1 (18-17) poi entra in circolo quello che sarà il protagonista di serata: slalom di Magarinos, un idolo qui a Messina, sponda Fortitudo, per il nuovo sorpasso esterno. Contropiede Guido con due punti, fallo subito e seguente tecnico alla panca Fortitudo, 20-25. Ultimi punti ancora per la MNB con una palla rubata e un coast to coast di Magarinos che sembra avere due polmoni di scorta impatta il +7,con cui si va al primo ripasso tecnico.
Due triple subito in avvio: Tanzi-Guido, Mola non vuole fibrillazioni e cerca la tranquillità della salvezza con anticipo: 20-33. Superato il bruttissimo momento Messina ritorna in gara, rosicchiando qua e là punti ai passanti con la coppia Cavaliere-Marinelli (28-36). Guido da casa sua senza spazio per una nuova tripla, Tagliano risponde con un gioco da tre nel traffico dell’area molese. In finale di tempo i padroni di casa tornano a contatto con la tripla di Giovani, tutto da rifare, 39-43.
Avvio di ripresa, Argentina uber alles:Lupin Magarinos ruba palla e trasforma. E’ l’immagine di una MNB concentrata sull’obiettivo. Antisportivo e tecnico alla Fortitudo per un brutto fallo su Barnaba, 2/3 per lui dalla lunetta e vantaggio che sale a +8 (41-49). Ancora il capitano caparbio dopo due tentativi sputati dal ferro, poi super Magarinos porta Mola sul +11. Cavalieri coglie il guanto di sfida e fabbrica punti, poi è Fiusco a premere sull’acceleratore e penetrare per il +10 (48-58) con 4’ da giocare nella frazione. Immenso Guido con una palombella sofficissima, ma Cavalieri ha la pistola fumante dalla linea dei 6,75 e siamo sempre con i padroni di casa a contatto,53-60. Bene la difesa MNB, poi un clamoroso Magarinos intercetta palla e lancia il contropiede trasformato da Tanzi. Dall'altra parte monumentale fa rima con Cavalieri, ancora una bomba per il -6, poi arrivano i due punti di Tagliano da sotto e si giunge all’ultimo riposo in panca con Mola davanti ma con sofferenza, 60-64.
Magarinos, sempre lui, spacca in due la difesa in verde: 2 punti e fallo subito, 60-67. Giovani letale dall’angolo, Messina a -3 poi Nabuife schiaccia ed è 67-68. Nel frattempo per chi è sintonizzato sull’altra gara spareggio di Bari, Rende è appena passata a condurre e lo farà fino alla sirena. Si soffre, si trema. Le mani non sono saldissime, lo certificherà un anoressico 15/28 dalla linea della carità. Le due squadre sembrano attraversare un blocco, una serie di errori da ambo le parti, niente punti sui tabelloni per quasi due minuti, prima che Barnaba interrompa digiuno e due triple senza fortuna di Magarinos e Guido con il canestro moltiplica ossigeno del +3, 67-70. A 5’22 dalla fine Messina esaurisce il bonus falli, Barnaba mette un altro tassello pesantissimo del +6 e Aladino Magarinos confeziona in fuga solitaria il +8. (67-75). Si respira meglio. E’ Barnaba time: decisivo in due possessi che mantengono Mola a +5, prima di essere letteralmente abbattuto mentre prova a imbucare la schiacciata del potenziale +7. Esce accompagnato a braccia e Simone Fiusco trasforma da veterano le due lunette più pesanti della stagione. Mola a +7 ci va con 2’ minuti da giocare e Messina è menomata dall’uscita per falli dei suoi lunghi Kader e Nnabuife. La tensione piano piano svanisce e Guido in penetrazione mette l’ipoteca sulla salvezza, una Fortitudo mai doma questa volta non ha più la forza di provarci. Finisce così, ci piace tantissmo la serie di numeri sui tabelloni luminosi: 73-82 con bonus la salvezza, quella parola che solo due mesi fa era chimera adesso si può pronunciare, urlare a squarcia gola. Siate orgogliosi ragazzi, di quanto avete fatto, ma prima di ogni cosa siate orgogliosi di voi, avete regalato a questa società e ad una città intera una impresa sportiva che porteremo sempre incisa nel nostro cuore.
FORTITUDO MESSINA-MOLA NEW BASKET 2012 73-82
20-27;19-16;21-21;13-18
MESSINA: Cavalieri 29, Tagliano 13, Kader 10, Nnabuife 9, Giovani 6, Marinelli 6, Catania, Scozzaro, Di Mauro,Mento, Molonia, Caporossi. All. Cavalieri
MOLA: Magarinos 26, Guido 16, Barnaba 13, Tanzi 12, Fiusco 6, Vidakovic 6, Verzotto, Trombetta, Brehmer, Dama. All Masini
Donatello Biancofiore
(Ph. Gaetano Carbonara)
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