L’avevamo dipinta come la sfida dell’anno per la MNB e probabilmente la MNB ha risposto con la partita dell’anno. Almeno finora. Nella serata infrasettimanale di Rende si compie il mezzo capolavoro- per l’altra metà ci sono ancora 20 giorni -necessario a incendiare anime e cuori di tutto l’ambiente attorno a questa squadra, Rende cade per la seconda volta contro Barnaba e compagni e lo fa a casa propria, arrivando alla sirena con un ritardo di 10 punti, 81-91. Nell’arco di cinque giornate abbiamo recuperato 6 punti proprio ai calabresi ed ora la lotta salvezza ha davvero le sembianze di una corrida, dove nessuno può sentirsi al sicuro, eccetto Benevento. Cercavamo prove come questa: granitiche, concentrate, svestite dalla paura che ti assale nei momenti caldi dell’incontro, in una sola parola, gagliarde. Basti un solo dato statistico che rende in maniera netta l’inversione operata. Fino alla fine dell’andata la sofferenza a rimbalzo è stata una costante, a Rende i numeri ci hanno consegnato un 48-28 per i ragazzi di coach Masini che è una importante chiave di lettura per il risultato prodotto al minuto 40.
Verzotto, Fiusco, Guido, Vidakovic, Barnaba i cinque prescelti per l’inizio della sfida.
Tripla Guido, risponde subito Rende con Festinese: tripla interna per il 7-5, ma Guido risponde con la stessa moneta (7-8). Fiusco in penetrazione e tre lunette del reattivissimo Guido danno la cifra del positivo l’approccio del roster guidato da coach Masini, che va subito in fuga con un contropeide targato Fiusco (7-15).Tripla Guzzo appena rientrati dalla panca dopo lo stop chiamato da coach Carboni, prova a riavviccinarsi Rende ma Vidakovic la ricaccia indietro (14-20).
Tripla di Fiusco e tripla Guzzo, Barnaba lateralmente sfonda e trova i due punti con la lunetta supplementare, poi ancora Vidakovic controllo e tiro da tre per il +8 esterno. Sulla sirena del primo quarto l’ennesima tripla questa volta targata Rende e Festinese, per il 24-29 con cui ci si dirige in panca per 2 minuti.
Bene Guido nel traffico, Rende però rientra e sorpassa. Mola questa volta non subisce il contraccolpo e sempre con Guido da posizione centrale torna a condurre (35-38). Tanzi taglia per Barnaba che tutto solo da sotto non può esimersi dallo schiacciare. Due triple in serie di Verzotto regalano nuova linfa a Mola che chiude il primo tempo davanti 45-48.
Terzo quarto con Mola ancora davanti, bene Vidakovic letale dalla mattonella centrale, Cersosimo e Bisceglie tengono i calabresi in scia. Guido in penetrazione mantiene le lunghezze (57-60). Brutto momento MNb: padroni di casa ne approfittano con tripla di Festinese, ed un bonus per Antisportivo a Magarinos, così Rende in pochi secondi si ritrova davanti 62-60. Sulle tre lunette perfette di Malkic si chiude anche il terzo quarto , con l’equilibrio rimasto intatto, 69-68 per la Bim Bum. Due liberi di Magarinos più tecnico alla panca del Rende, 72.-71. Tripla di Guido dall’angolo, Rende però trova i due punti a rimorchio con Cersosimo.
Tripla di Malkic in avvio, poi tripla di Guido sul 77-77, pesantissima. Rende raggiunge i 5 falli quando mancano 4 minuti alla sirena e perde anche Guzzo, è l’acme della sfida, poi una tripla splendida di Vidakovic (la 13esima di squadra su 27 tentativi) che non ci pensa mai quando ha la palla in mano. Sguardo, respiro e tiro: +3. (79-85). Rende ha perso la via, tiro della disperazione ma la palla si ferma sul ferro poi tecnico alla panca e tre lunette di un Guido ieratico dalla lunetta (10/10) che mettono l’ipoteca sulla sfida. Ora pausa meritata e poi nuovo dentro o fuori con Castanea ma questa volta al Pala Pinto, che speriamo colorato a festa per spingerci verso l’incredibile e per applicare un colpo di spugna sull’unica macchia di questi play out, fin qui pieni zeppi di positività .
Bim Bum Rende-Mola 81-91(24-29,21-19,24-20,12-23)
Rende: Cersosimo 4,Gatta 8,Malkic 11,Ginefra 8,Bisceglie 16,Markovic 9,Festinese 12,Madrigrano, Guido,Guzzo 13,Carravetta.All Carbone
Mola: Tanzi,Verzotto 9, Magarinos 16,Vidakovic 15,Trombetta 2,FIusco 12,Dama, Guido 23,Barnaba 14,Brehmer.
Donatello Biancofiore
(Ph. Gaetano Carbonara)