“La gioia è assai contagiosa. Cercate, perciò, di essere sempre traboccanti di gioia dovunque andiate” (Madre Teresa)
Riavvolgiamo il Nastro. Maggio 2019, una MNB esausta da una stagione assai tribolata dopo aver perso lo spareggio salvezza contro Vieste al PalaPinto ed aver atteso un mese prima di incontrare la Pavimaro Molfetta per una gara da dentro o fuori, anche senza i due ammutinati Cairns e Gachette, si scioglie sotto i colpi dei bianco rossi di coach Carolillo, che tra le loro fila schierano anche un ex capitano, Francesco Didonna. E’ il momento più difficile della storia recente, un giovane allenatore alla sua prima esperienza sulla panca molese, Gabriele Castellitto, deve fare i conti con una realtà austera e con lo spettro di una discesa in serie C Silver.
26 Marzo 2023. Sono passati 4 anni da quel giorno di Maggio del 2019, che oggi sembra lontano, lontanissimo, sembra un’altra vita. Di quella partita riconosciamo oggi in campo due ragazzi, all’epoca avversari, oggi capitano uno e veterano di presenze in MNB l’altro, Elio Preite e Francesco Didonna, e ritroviamo l’uomo in panca, Gabriele Castellitto, quello stesso ragazzo che da quel giorno di Maggio di quattro anni indietro ha saputo costruire le basi per plasmare un percorso vincente accogliendo anche le crisi e le difficoltà come si accoglie una nuova vita e (ri)portando così Mola a cogliere un traguardo prestigioso ed una categoria che mancava dal 2016.
Adesso possiamo scriverlo: la storia cestistica molese ha un secondo grande condottiero, assieme ad Alessandro Lotesoriere. Merito suo, merito del suo staff, perché vince sempre il gruppo, in campo e oltre il suo perimetro, in primis Jacopo Minafra il suo braccio destro, ma preziosi tutti, Claudio “il prof” (Potenza) e Federico (Demonte).
E’ la vittoria della perseveranza e della cocciutaggine. D’altronde Mola è o no riconosciuta fuori dai propri confini per essere esportatrice di testadura? Dal Pres primo inguaribile romantico, innamorato di questo sport come pochi, alle due donne grandissime, tra le più giovani (in fatto di entrata in circolo nella linfa della società) adepte di questo mondo MNB ma così visceralmente legate alla realtà da farti credere che siano nate assieme a lei, Maria Antonietta e Maria Elena. E poi ci sono tutti, ma proprio tutti i “guerrieri silenziosi” quelli che non sono “appariscenti” ma sono essenziali e inestimabili: Jerry, Peppino, Roberto, Pietro, Gaetano, Fabio, Andrea. Ognuno un tassello che si incastra in questo ingranaggio, ognuno indispensabile a farlo muovere. Ed ancora tutti coloro che permettono ogni domenica di andare in scena, Ivan, Alfredo, Katy e Paolo e poi quella colorata e irriverente cordata di tifosi, “terribili” a volte per la loro esuberanza, ma confortanti, come quando l’inverno fuori è assai rigido e tu hai un focolare acceso a cui stringerti.
E’ la vittoria dei ragazzi che hanno scritto con le proprie mani i punti sui tabelloni prima e sui tabellini poi. E’ la vittoria del loro lavoro, giornaliero, settimanale e mensile, dentro e fuori di sé. Infine, è la vittoria indiscutibile dell’amore. Se mancasse, oggi, tutto questo non potrebbe essere scritto.
Corato Mola, gara tre: road to serie B.
Barnaba, Dilascio, Amigo, Calisi e Preite, decide così coach Castellitto per aprire quello potrebbe essere l’ultimo valzer dell’anno. Olocco, Giovara, Paulauskas, Gatta e Razjc gli avversari della contesa.
Dilascio rompe il ghiaccio, Barnaba scalda le mani, risponde Olocco (2-4).Tripla di Amigo: è subito allungo Mola, Gatta sblocca i suoi con tripla dall’angolo. È un primo quarto con tanti errori da ambo le parti, la tensione si spalma su ogni possesso. 4 punti di un Baldin in assetto carenato riportano Corato sotto, 9-12. Slalom speciale di Dilascio, due lunette di Baldin e ultima parola nel quarto a capitan Preite che brucia in partenza Gatta e deposita i punti 15 e 16 in retina (13-16)
Dilascio ha una caviglia che a vederla sembra un altro pallone, ma il sacrificio è più forte del dolore. Assist per Di Diomede, due punti facili e fallo, tripla Preite e risposta di Razjc, poi la infila dall’angolo sempre Amigo (17-24). Houston abbiamo un problema: bonus falli ai saluti con 5’ da giocare ancora nel primo tempo. Dalla panca rientra Barnaba e mette subito tutti d’accordo sotto le plance, rimbalzi e canestri sono suoi, contropiede Preite e MNb di nuovo in allungo (19-28). Calisi imprendibile piazza 4 punti sodi, Corato invece fatica tontissimo a trovare la strada del canestro, così il primo tempo si chiude con gli ospiti davanti di 10 su una fantastica tripla del solito Calisi (25-35).
Si riparte con uno scippo di Giovara che posa i primi due punti della ripresa, il Pala Losito spera, gli risponde Dilascio da posizione centrale, poi l’argentino si trascina addosso tutta la difesa coratina e tira fuori dal cilindro un assist illegale per Barnaba che ringrazia e trasforma. Non è finita qui perché Santiago concede il bis: è una calamita con tutta la difesa Matteotti addosso per poi servire nuovamente Barnaba (30-41). Chi trova un Amigo trova un tesoro lo abbiamo già scritto? Fa niente, ci ripetiamo. E poi solo Paganini non ripete, Amigo si: due bombe angolari che arrivano come “power punch” ben assestati, Corato vacilla. Didonna ne infila una terza e Dilascio esulta, è un segnale: +18. L’acme della serie e’ tutto qui, in questa manciata di secondi. Gatta e Giovara danno ancora fiato a Corato che chiude il terzo quarto però lontana, 38-55.
Contropiede Calisi, Corato prova a tenere ancora in piedi la serie per inerzia ma senza crederci davvero, anche perché Dilascio continua a far ammattire il suo impianto difensivo sfornando assist caldissimi da imbucare, E’ sulla tripla di Preite che si sente un boato nello spicchio di PalaLosito dedicato ai tifosi molesi. E’ il rumore della gioia. 43-62, mancano poco meno di 5 minuti ma è game, set, match. Nelle ultime battute entrambe le squadre si affrontano con gli Under, poi gioia meritatissima assieme ad un lungo applauso liberatorio. Mola ritorna in serie B dopo 7 anni di purgatorio, nei quali ha dimostrato a sè stessa e al mondo esterno, a volte troppo poco recettivo, che progettazione, caparbia, ostinazione, passione con l’ingrediente non troppo segreto dell’amore per questo sport sono la ricetta inossidabile per qualsiasi traguardo, anche quello che di primo acchito può risultare lontano lontano e truccato da sogno.
“Questa volta lasciate che sia felice, non è successo nulla a nessuno, non sono da nessuna parte, succede solo che sono felice, fino all’ultimo profondo angolino del cuore (Pablo Neruda)”
NUOVA MATTEOTTI CORATO-MNB2012 55-72
13-15;12-20;10-20;17-17
CORATO: D'Imperio 2, Martinelli, Gatta 11, Olocco 6, Paulauskas 4, Razic 4, Chornohrytskyi n.e., Giovara 14, Baldin 14, N.Markovic, L.Markovic, Bojang. Coach: Di Salvatore
MOLA: Di Diomede 5, Didonna 4, Amigo 14, Dilascio 7, Preite 10, Brunetti 2, Calisi 13, Dar.Lepore 1, Dan.Lepore, Ardito, Barnaba 16 Coach: Castellitto
Arbitri: Di Vittorio di Ruvo e Farina Valaori di Brindisi
Donatello Biancofiore
Ph. Gaetano Carbonara
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