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MNB di cortomuso. Monteroni domata dopo due supplementari.

MNB all’ultimo respiro. Monteroni domata dopo due supplementari.

Mola c’è. 87-86 dopo due tempi supplementari di una sfida sempre sul filo del rasoio, fatta di sorpassi e controsorpassi e di grande tensione agonistica per la posta in palio (il secondo posto in solitario). Mola Monteroni è la storia di una battaglia vicina all’epico durata quasi 3 ore e decisa da un libero di Di Diomede sul gong del secondo supplementare, fino a quel momento l’uomo dalle percentuali più basse dalla linea della carità in campo. Ma si sa le statistiche sono fatte per essere ribaltate e l’ultimo libero riabilita la gara di un ragazzo che al netto di tutto ci ha messo grande intensità sul parquet e che gli ultimi due liberi se lì è procurati con la caparbia di un ariete. E questo conta. E’ stata anche la sfida nella sfida tra Dilascio e Zustovich due interpreti stratosferici del ruolo di play, e del tifo, nonostante si giocasse a Monopoli e non a Mola: ottimo seguito di pubblico per la MNB nonostante le enormi difficoltà logistiche causa indisponibilità del Pala Pinto e citazione particolare per il tifo ospite, sicuramente uno dei più caldi, numerosi e corretti che ci sia capitato di incontrate nel nostro girovagare dentro e fuori Puglia. Sette vittorie consecutive, secondo posto conquistato senza coinquilini, Lucera resta al momento inavvicinabile ma lo scontro diretto in programma tra due settimane darà risposte concrete sul futuro di questa C Gold.

Avvisaglie. Che la sfida sia destinata a dilatarsi lo lascia intendere l’incidente di percorso nel riscaldamento. Tabellone in frantumi e operazioni in celerità per installare il tabellone di riserva. Vanno via 45 minuti, ma sarà un dettaglio per una gara a cui saranno necessari due over time. Si parte con Dilascio, Brunetti, Amigo, Didonna e Di Diomede da una parte, Zustovic, Stefanini, Gigliotti, Colaci e Quarta dall’altra.

Dilascio 5 punti, Stefanini 4, l’avvio è intenso da ambo le parti, Di Diomede sotto le plance per il sorpasso 9/8 al 5’. Gran difesa Didonna, Stefanini però è partito con l’acceleratore pigiato – 12 punti nel primo quarto -, Amigo invece fa fatica a carburare, lo si vede da due appoggi semplici sbagliati in avvio, ma anche lui come Di Diomede si rifarà con gli interessi. “L’Amigo ritrovato”. Dicevamo di Stefanini, sempre a punti senza un antidoto, dall’altra parte ci pensa Preite a sfondare con due punti più viaggio in lunetta. Irrompe Zustovich: slalom speciale a evitare tutta la difesa molese (13-15). Stefanini da tre a sigillare un periodo da leccarsi i baffi, primo quarto ai saluti: 16-20. Pressa Monteroni e guadagna centimetri in avvio di seconda frazione, Mola invece è in crisi realizzativa e non sblocca il punteggio nei primi 4 minuti, poi arriva il tiro sofferto di Preite (18-25) che ha l’effetto sperato di moltiplicare le energie. Bersaglio per Brunetti, Preite sfida tutti a duello e si porta a casa due lunette vincenti, gli risponde Gigliotti dopo grande azione orchestrata dal solito Zustovich. Gigiiotti inventa un canestro da sotto contro le leggi della fisica, in questo momento della sfida balza agli occhi lo strapotere del lungo argentino che vince la sfida nel pitturato e insacca altri due punti pesanti. Tripla Calisi e subito dopo Preite in lunetta a certificare il rientro di Mola (31-34), il primo tempo lo chiude sempre la boa dei salentini, Gigliotti, su assist dietro la schiena di Zustovich, tutti negli spogliatoi con i passanti davanti 36-31.

Amigo di rimbalzo, risponde Pallara, 4 punti in fila Di Diomede, Stefanini si gira e appoggia a canestro, l’avvio della ripresa fa registrare una nuova impennata nel punteggio. Dilascio show: si incunea e imprime alla palla l’effetto giusto per ricadere in canestro (39-42). Brunetti fa un passo indietro e disegna parabola soffice, Mola mette la freccia. Contropiede Amigo che spacca il canestro e si prende anche il fallo a rimorchio, sorpasso MNB completo (44-42). Super difesa del team di coach Castellitto che ha abbassato la saracinesca sul canestro e di ripartenza trova la tripla di Brunetti, break di 10-0 servito. Dilascio inventa Amigo trasforma: 49-44, Monteroni fa fatica ad inquadrare il canestro e gli unici punti arrivano dalla lunetta, almeno fino alla tripla del redivivo Zustovich che regala nuova linfa ai suoi, 49-48.

Di Diomede bene contro la difesa giallo blu schierata, tripla Preite, due punti di Zustovich e altri tre dalla lunetta sulla sirena del terzo quarto che riconsegnano il vantaggio ai passanti, 54-57. Brunetti aggira Gigliotti, la sfida tra i due è sempre intensa e il 16 molese è in rimonta; canestro morbido bissato qualche secondo dopo dal lato opposto. (58-59). Ancora SuperBrunetti per la tripla del pari, poi Amigo di appoggio per il nuovo sorpasso. Tripla sul filo del rasoio di Quarta ed è controsorpasso mentre le coronarie cominciando ad andare in tilt (65-66). Canestro illegale di Dilascio con mano in faccia e in ricaduta, stoppatona Di Diomede, i due liberi di Gigliotti scrivono l’ennesima parità con 1 minuto da giocare, si resta incollati sul 71-71 e così 40 minuti non bastano per avere un vincitore.

Supplementari: Amigo da due, errori in serie delle MNB, anoressica dalla lunetta, Zustovich prova a vincerla da solo e insacca la tripla del +3 esterno, sembra finito ma un Amigo indomabile fa 2+1 per il fallo subito mentre appoggia a canestro. Tutto ancora da rifare. Anche 5 minuti di supplementare non sono stati sufficienti.

Secondo supplementare: Pallara infila un gioco da tre punti, dall’altra parte Amigo è l’unico senza paura dalla linea della carità, mentre Di Diomede fa 0/4, ma il destino per lui ha in serbo la redenzione.

Sorpasso Brunetti perfetto dall’angolo, Monteroni vive nelle scorribande imprevedibili del mago Zustovich che per l’ennesima volta inventa un canestro ai confini tra l’umano e il non, poi torna coi piedi per terra quando il ferro dice no al libero supplementare. Gli ultimi possessi sono da paura e delirio a Las Vegas: 13 secondi e la MNB sciupa con una chiusura affrettata, Monteroni con 6 secondi da giocare poi regala la rimessa agli avversari e allora si ritorna in attacco per l’ultimo assalto, folla da rave party sotto il canestro leccese dal quale emerge con la palla a spicchi in una mano ed un fallo conquistato nell’altra, Simone Di Diomede. Si proprio lui, l’uomo che ha ciccato gli ultimi 4 viaggi in lunetta ed in serata ha un 1 su 7 da farti scorrere un brivido lunghissimo lungo la schiena, ma si sa il Dio del basket toglie, il Dio del basket riconsegna. Il tabellone segna zero secondi e zero centesimi, poi verrà riabilitato, per un secondo. Il cuoio arancione peserà un quintale per Simone, ed il primo libero finisce la corsa dove l’avevano finita i 4 precedenti, sul ferro. Non è tutto perduto. C’è la seconda cartuccia. Non l’abbiamo visto in faccia mentre tirava ma siamo certi che avrà preso un gran respiro, chiamando a raccolta tutti gli dei del basket, promettendo in caso di canestro doppie sessioni in lunetta dal prossimo allenamento all’infinito. Gli dei del basket gli credono, occhi chiusi, apnea e vai ad accompagnare col pensiero la palla verso il canestro sperando di non sentire suoni metallici. Ciuff, la palla a spicchi si tuffa nella retina senza azzardarsi a sfiorarlo nemmeno il ferro. Urlo liberatorio ed esplosioni di gioia sugli spalti da una parte, gelo dall’altra. Ma non e’ finita mica, no. Monteroni ha un secondo per cancellare e riscrivere la storia della sfida, ma questa volta le mani alzate di Barnaba e di tutta la difesa MNB sono altissime e l’ultima preghiera di Gigliotti non arriva nemmeno sul ferro. Adesso si, è finita, finalmente. 87-86 dopo 50 minuti. Che fatica anche per noi che eravamo sugli spalti e la palla a spicchi l’abbiamo toccato solo con lo sguardo.

MOLA MONTERONI 87 86

16-20; 15-16; 23-19; 17-14; 8-8;8-7

MOLA Di Diomede 10, Preite 12, Didonna 1, Amigo 23, Brunetti 17, Dilascio 19, Calisi 5, Barnaba, Pinto, Adrito, Dan. Lepore, Dar. Lepore. All. Castellitto

MONTERONI Zustovich 24, Stefanini 15, Gigliotti 27, Quarta 5,Pallara 8, Gigli 2, Mascoli 5, Greco, Paladini, Di Lorenzo, Giancane, Colaci. All. Marra


Donatello Biancofiore


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