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L’Adria corsara al Pala Pinto apre la crisi MNB

Sono momenti difficili in casa MNB2012, tra i più difficili nella storia di questa società. Le dimissioni pesantissime del Presidente Losito a latere di un avvio di stagione che sportivamente parlando alcuna gioia ha concesso al mondo bianco azzurro, lasciano attoniti, impreparati, perché arrivano da un autentico paladino del movimento, da chi dal 2012 appunto, pur nelle sabbie mobili delle disavventure di un percorso bellissimo ma sempre costellato di insidie e problematiche, non aveva mai gettato la spugna, aveva resistito armato dalla fiaccola di una passione che fino a ieri sembrava inesauribile. La doccia fredda di domenica contro l’Adria Bari al termine di una partita che fino alla fine del terzo quarto sembrava instradata verso epiloghi assolutamente differenti, ha amplificato una crisi che, ribadiamo, oltre ad essere sportiva e’ divenuta a tutti gli effetti societaria, per motivi che invece di essere solo intuibili emergono chiaramente dalle parole dell’Avv. Losito e che si aggiungono ad appesantire al limite della sostenibilità, quelli prodotti dal parquet.

Andiamo però a commentare, come sempre abbiamo fatto e continueremo a fare, una partita che si è rivelata purtroppo “clone” delle almeno due precedenti, con un finale difficilmente comprensibile e spiegabile.


LA GARA


Il quintetto di avvio di coach Conte non lo cambia: Birra e Laquintana assieme, Catani e Guido esterni, Barnaba sotto le plance. Bari sbloccata dal primo successo risponde con Lupo. Callara, Ferraretti, Vorzillo e Meystas. L’ex Preite parte dalla panca. Birra timbra per primo in ripartenza, risponde Ferraretti. Prima tripla di gara dalle mani di Lupo (6-7 al 5’) parziale Adria con Callara sempre dalla stessa posizione e time out coach Conte sul 6-11 viaggiante. Il miglior Vidakovic d’annata mette 6 punti in fila appena entrato dalla panca, Callara però continua a bersagliare canestro dalla zolla centrale (12-15) e ci mette anche il carico da tre per ulteriore slancio biancorosso. Mola in questo avvio non riesce a sfondare con Barnaba, ma almeno si fa sentire a rimbalzo, dove mena le danze. Sull’assist no look di Birra per Vidakovic, si scrive il 18-22 che è finale di primo quarto. Può essere la gara di Vidakovic che piazza la seconda bomba, tenendosi al 100%, gara in partita’, 22-22. Lo imita Laquintana per il sorpasso, mentre appena entrato gela il Pala Pinto Preite con la tripla del controsorpasso, questa sera però la panca MNB e’ in salute e Trombetta timbra da posizione centrale nonostante mani in faccia (27-25). +5 targato Guido che va a prendersi anche un antisportivo da Ferraretti. Bari però esce da un momento delicato con una tripla centrale di Lupo ed una laterale di Preite e si è nuovamente con gli ospiti davanti (32-33). Combo Gangale-Barnaba e la MNB in questo batti e ribatti piazza il controsorpasso che la porta sul 42-34.Finale di tempo convulso con entrambe le squadre poco lucide in attacco, si va così negli spogliatoti con Mola davanti di 5 (43-38). Terzo quarto e Catani, nonostante il naso rotto, impatta in grande stile dalla mattonella dei tre punti, e’ una gara intensa, Birra piazza altre due mine per una somma algebrica di 6 punti ed è anche massimo vantaggio interno (59-44). Coach Luisi costretto a chiamare time out al 24’ con i suoi in gran difficoltà, soprattutto a rimbalzo dove Mola in questo momento domina. In finale di terzo quarto anoressia realizzativa della Mnb e Bari che rosicchia qualcosa con Meystas 4 volte in lunetta, finale 59-49. E’ un preavviso di chiamata questa difficoltà a timbrare il canestro nelle fasi conclusive della terza frazione, di un ultimo quarto in caduta libera. Meistas e Barnaba mettono punti in paniere nelle rispettive aree di competenza. Bari meglio, mentre Mola piano piano si attorciglia su se stessa vittima dei propri grovigli mentali, a referto arrivano una tripla senza opposizione di Meystas e una ripartenza a campo aperto di Preite, che triplicano il panico ed hanno già rimesso la gara in bilico, 62-56. Bari adesso cerca sempre la sua boa lituana che ha preso ad egemonizzare il pitturato, Laquintana vitale con un gioco da tre che mantiene il +6 (69-63), poi dall’antisportivo a Catani Mola si ritrova in ginocchio. Parziale di 10-0 esterno e Pugliese al terzo tentativo che imbuca la lunetta del +1 esterno. La mazzata la piazza Lupo con una bomba a 3’dalla sirena (69-73), la tipica sassata che oltre ai tre punti ti regala il click di una porta che si apre. Finale con Mola che ha perso la bussola e sciupa due liberi di Catani e il possesso successivo per rientrare in gara dopo un antisportivo agli ospiti, è la certificazione di una squadra in preda a se stessa. In sostanza sui tabellini nel finale ci va solo Bari, ancora con Lupo e Preite, mentre assapora col passare dei secondi verso la sirena, la gioia di due punti assai pesanti che solo 10 minuti prima sembravano un miraggio.

MNB reagisci, non può finire così.


MOLA NEW BASKET-ADRIA BARI 74-81 (18-22;43-38;59-49)

MOLA NEW BASKET: Barnaba G. 13,  Vidakovic D.  13,  Laquintana M.  13, Guido A. 10, Birra A. 8,  Catani I.  8,  Gangale M.  6, Trombetta L. 3, Di Palma D. ne, Lepore D. ne,  Sivo R.  ne.


ADRIA BARI:  Meistas V.  17, Lupo N. 16, Ferraretti A. 14,  Preite E.  13,  Callara R.  13,  Vorzillo M. (K)  5, Pugliese G. 3, Ravelli M. 0,  Loprieno G.  ne, Tanzi C. ne.


Donatello Biancofiore

(Ph. Gaetano Carbonara)


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