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CONTRO MOLFETTA LA MNB VEDE ROSSO: terza vittoria e fattore campo per la finale.

La MNB non si ferma più. Nel ritrovato calore del Pala Pinto, festoso e orgoglioso di rivedere la propria squadra a grandi livelli, Mola firma la vittoria che vale la chiusura della fase ad orologio col primato e soprattutto il fattore campo dalla propria nella finale regionale sempre contro la Virtus Molfetta. Sarà una settimana lunga, interminabile, quella cominciata questo mercoledì sera, con il primo introduttivo atto di una finale da giocare a scacchi, ufficiale quando da Domenica si tornerà su questo parquet per gara 1. 81-66 e forse, prova che supera in grandezza tutte le precedenti 10 vittorie inanellate in questa stagione che col passare delle sfide, assume sempre più i contorni di una annata speciale. Nulla è stato fatto, nulla davvero, perché se cerchiamo il titolo, bè quello lo dobbiamo andare a prendere con altre prestazioni maestose, future. Troppo sorniona una squadra come Molfetta infarcita di vecchie volpi, vecchie conoscenze tra campo e panca e assolutamente letale se messa in condizione di far male per non sapere che Domenica la storia da scrivere avrà altre dinamiche, altri canestri, altri fischi, altra aria rarefatta da respirare sulle palle bollenti. Per ora ci godiamo un miracolo sportivo che sta detonando a suon di canestri e di accelerate - che Beep Beep prendici la targa, se ci riesci - le voci di chi pensava e diceva che la MNB era lì per caso e per Covid (non) ricevuto.




LA GARA


Molfetta giunge dalla dirompente vittoria contro Corato e incute rispetto, mai paura, De Bellis-Delli Carri scelgono Musci, Macernis, Samenas, Calò e Comollo per l’avvio, coach Castellitto recupera in extremis un ammaccato Didonna (colpo alle costole) e si affida al quintetto che impatta le sfide nell’ultimo periodo: Dilascio, Preite, Didonna, Tanzi e Barnaba.

La Virtus stupisce tutti e comincia a spron battuto. Musci, Samenas, Calò: 6-0 dopo un minuto e trenta. Non finisce qui perché i primi 5 minuti dei passanti sono da percorso netto come si dice in equitazione, mentre Mola ha tutto corto: braccia, pensieri, fiato e così quando Calò indisturbato imbuca da tre, siamo già sul 4-13. Le maglie del vantaggio esterno si sfilacciano fino all’11-25 suggellato dalle imbucate di un Musci sempre vincente a duello sotto le plance. Il time out di Castellitto ha il merito di instillare l’antidoto nei ragazzi ma per vederne gli effetti dobbiamo attendere qualche minuto. Tripla Dilascio, tripla Preite, primi segnali di risalita, Feruglio gancio in faccia a Macernis, Mola chiude sotto il primo quarto 21-27 ed è più viva che mai. Molfetta si dirige in panca per i due minuti che anticipano il secondo parziale e non sa che per fare altri 27 punti dovrà mettere insieme lo score di due quarti e mezzo, quasi tre. Il futuro della sfida è tutto in questa statistica ed il nome del vincitore racchiuso in una incredibile propensione difensiva da quel momento e fino alla sirena degli atleti in bianco blu.


Feruglio da sotto, Samenas inventa per Macernis che proprio non può sbagliare (23/29). Tripla del lituano, Mola tira tanto ma ha ripreso a sbagliare dalla lunga, fino a quando Preite a metà del secondo quarto, trova la combinazione giusta per la tripla da oltre 7 metri e poi anticipa proprio Macernis per un contropiede a campo aperto, chiuso con i muscoli mostrati al pubblico che riporta Mola a contatto (30-33). E’ il momento della svolta, l’interruttore che si accende, Tanzi fa saltare la bussola ai portatori di palla avversari con una pressione reiterata, Stimolo lo imita mentre Molfetta non respira più in debito d’ossigeno. Altri 5 punti dalle mani del capitano, poi assist scientifico di Didonna per Stimolo che trova autostrada spianata fino al canestro che certifica il sorpasso. Primo vantaggio interno della gara, dagli effetti devastanti a livello psicologico, se pensi che nemmeno 10 minuti prima eri davanti di 14. Feruglio rincara la dose, Molfetta arranca e riesce a ri-sbloccare il proprio score solo dalla linea della carità con Calò. Si va negli spogliatoi con una grande MNB che si batte il petto sul 41-39.


Angelini da tre, risponde Musci. Poi sale in cattedra Dilascio: arresto e tiro e bomba del 51-47.

Mola è solidissima e nemmeno un antisportivo dubbio, il secondo, fischiato ad Angelini su Calò, fallo che lo estromette dalla sfida, riesce a scalfire una squadra corazzata, ormai impermeabile a qualsiasi avversità. Mola incassa e riparte alla grandissima: Feruglio e Barnaba regalano il massimo vantaggio (+6) 55-49, siamo al minuto 26. Jacky brucia Orlando e trova altri 2 punti. Samenas per Musci, Molfetta è appesa al suo lungo che però fa fatica a togliersi il bavaglio della coppia Feruglio-Barnaba, il 35 molese continua a essere svizzero nel timbrare il canestro su assist di Tanzi, mentre nell’altra area siamo passati alle manette per Musci e Samenas, col rumore del ferro a farla da padrona assieme ai rimbalzi di Feruglio che ne siamo certi portava in tasca una calamita. Contropiede Didonna per due lunette che valgono il +8, bravo Baraschi a dirigere il traffico e irrogare sanzione da due punti a Mola, 61-55, con cui si va all’ultimo pit stop. Feruglio, nel frattempo insignito del titolo di signore delle due aree, confeziona assist vincenti per Preite e Didonna, poi infila due lunette che sommate alla nuova magia di Dilascio, riportano Mola a più 9 (66-57). Assist speciale di Macernis per Comollo, l’uomo che prova a far cambiare inerzia alla sfida, mini break da 0-6 e Molfetta che resta sorniona in scia, 67-63. Tripla di Didonna che in quanto a peso specifico ricorda quello di un lottatore di sumo, il Pala Pinto trema ma fermi tutti c’è un Comollo in ritmo che affredda i bollenti spiriti, ancora da tre. Prof Feruglio show in tre atti : 1) finta 2) Macernis a vuoto 3)72-66. Molfetta non ne ha più e questa volta la spugna la getta, perché da qui alla fine solo Mola a referto, 9-0, 81-66 e sirena a certificare la ottava vittoria nelle ultime nove di un gruppo per il quale abbiamo quasi esaurito le parole di elogio. Per la finale si si resta a casa allora, con una promessa: noi ne cerchiamo nuove, di parole, pronte da spendere per le ore 22.30 circa, di Domenica 13 Maggio. E voi, FATECELE USARE.


Mola Molfetta 81-66

21-27;41-39;61-55;81-66 Mola: Preite 14, Didonna 7, Dilascio 16, Angelini 10, Feruglio 17, Stimolo 4, Tanzi 1,Barnaba 12, D Barnaba, Sivo, Negro NE, De Simone NE All. Castellitto

Molfetta: Baraschi 2,Frattoni, Samenas 10, Orlando, Calasso NE, Comollo 11, Calo’17, Macernis 9, Musci 15, Bellinzona, Cordaro NE All. De Bellis-Delli Carri

Donatello Biancofiore

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